La F.O.S.P. ONLUS, conformemente alla propria natura di organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ha svolto nello scorso esercizio sociale, in concreto ed esclusivamente, attività di promozione solidaristica e di utilità sociale, nel campo dell’assistenza ai più bisognosi: persone senza tetto, persone prive di reddito, immigrati extracomunitari, ragazze madri, persone separate e/o divorziate, soggetti detenuti, portatori di handicap.

Tutte le attività e gli interventi della Fondazione sono stati, ovviamente, condizionati dall’emergenza causata dal Covid-19. Diversi volontari hanno dovuto sospendere la donazione del proprio tempo libero, gli stessi dipendenti (non tutti) sono stati in cassa integrazione per alcuni mesi (dopo aver usufruito delle ferie vecchie disponibili) proprio per il ridimensionamento delle attività, soprattutto durante il primo lockdown, quando si ignorava ancora buona parte delle cause e della diffusione del virus. Poi, ovviamente, ci si è organizzati con tutte le misure previste per evitare i contagi e le varie realtà (Casa di accoglienza, centri di ascolto) sono state riorganizzate tenedo conto della pandemia in corso.

Mascherine, guanti, gel disinfettante, visiere, divisori in plexiglass sono entrati a far parte della realtà quotidiana di tutti gli operatori e di tutti gli ospiti dei centri di ascolto.

Per evitare gli assembramenti sono state riorganizzate le distrubuzioni dei pacchi alimentari sia aumentando i giorni di distribuzione, sia facendo anche una consegna domiciliare, soprattuto alle persone anziane, sole o colpite dal virus.

Nel corso del 2020 le famiglie assistite dalla Fondazione sono aumentate da 300 a circa 500. Le persone che si sono rivolte alle varie strutture (Centri di ascolto, Casa di accoglienza) sono state principalmente persone con reddito basso, al di sotto della soglia di povertà (ISEE 6.500,00 annuali) separati, famiglie con molti figli, senza fissa dimora, immigrati etc.

Nei periodi forti dell’anno, soprattutto Natale e Pasqua, la Fondazione ha ricevuto in donazione beni alimentari, sia da privati cittadini che da associazioni di categoria, parrocchie, aziende alimentari etc. Tutto quello che si è ricevuto in donazione è stato utilizzato per la preparazione dei pacchi alimentari distribuiti settimanalmente. A questi beni si sono aggiunti i prodotti alimentari che, mensilmente, riceviamo per effetto della convenzione con l’AGEA, per la distribuzione gratuita agli indigenti.